CHI SONO
Più che elencare i titoli e le formazioni presenti sul curriculum vitae preferisco spiegare cosa significa per me fare la psicoterapeuta. Innanzitutto è un piacere, un’avventura in cui l’altro diventa interessante, persona dopo persona, anno dopo anno. Infatti, i contenuti, i problemi che le persone portano sono più o meno sempre gli stessi, mentre sempre diversi sono i modi di affrontarli esprimendo le parti più intime e vulnerabili del proprio mondo interno.
Pur sapendo maneggiare strumenti concreti e teorici, non mi nascondo dietro un ruolo o una supposta superiorità di competenza; per me è fondamentale comprendere l’altro, sviluppare l’intuizione e la compassione per la sofferenza, aumentare la capacità di star presente in uno spazio di coscienza, in una relazione umana come spazio di incontro e dialogo spontaneo.
In questo dialogo la persona che chiede aiuto partecipa ed è stimolata a coinvolgersi nell’incontro e scoprire la sua capacità di aiutare sé stessa. Quindi non guarisco persone, ma le aiuto a trovare sé stesse. Perché questo processo accada, occorre che anch’io, per me stessa, per la mia vita e non solo per la mia professione, scelga di essere trasparente, cioè in grado di leggere il mio mondo interno in termini di emozioni e sensazioni, in grado di attraversare e riattraversare territori minacciosi; questo è l’elemento più importante per poter giungere all’intima comprensione di quel che accade in un altro essere umano.
Il mio lavoro si rivolge ad adulti, adolescenti e bambini.
Ricevo in terapia individuale, di coppia e familiare.
Organizzo periodicamente gruppi di terapia e crescita personale.
AREE DI INTERVENTO
- difficoltà relazionali (genitori/figli, coppia...)
- fasi critiche del ciclo di vita (adolescenza, maternità/paternità, separazioni, lutti...)
- disturbi della sfera dell'ansia e del tono dell'umore
- disturbi psicosomatici
- disturbi del comportamento alimentare
- dipendenze
- problemi di autostima
- violenza su donne e bambini